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Convegno “Diritto, Psichiatria, Società civile: una convivenza difficile”, 8 maggio ore 15 alla Biblioteca nazionale centrale di Roma

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“Ubi homo, ibi societas. Ubi societas, ibi ius. Ergo ubi homo, ibi ius”, recita l’antica locuzione. Il Diritto nasce dagli uomini per gli uomini e le loro necessità di rapporto. In particolare, la storia del Diritto Romano ci introduce ad una vicenda che contraddistingue il pensiero giuridico nelle varie epoche storiche, fino ai giorni nostri. Ad un certo punto infatti, questa scienza umana fa un incontro, che la segnerà in maniera indelebile e ancora irrisolta, con quella condizione patologica anch’essa esclusivamente umana che è la malattia mentale. La quale, proprio in quanto patologia, diventerà oggetto della branca specialistica della Medicina nota come Psichiatria.
La convivenza tra saperi così complessi impegna dunque la Società civile nella ricerca di risposte a domande difficili.
Nel Regno d’Italia, l’apertura nel 1876 dei manicomi criminali, conosciuti dal 1975 come Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), è da considerarsi come una soluzione cercata attraverso un contraddittorio durato più di sessant’anni tra la Scuola Classica e la Scuola Positiva che si contendevano i principi fondamentali del Diritto Penale, in merito al libero arbitrio ed allo stato di malattia mentale. Con questi istituti si pensava allora di essere riusciti nell’intento di tutelare malati e società. Oggi, nell’Italia Repubblica parlamentare, in applicazione della legge 81/2014 e dopo 139 lunghissimi anni, si impone la chiusura degli OPG. Di certo, i tempi sono maturi per cimentarsi nei nuovi scenari che sono apparsi all’orizzonte. Ma proprio per evitare che si ripetano fatti che hanno dolorosamente segnato l’umana convivenza nel nostro Paese, si avverte la necessità di riaprire un confronto a più voci su questo intricato connubio tra Diritto e Psichiatria
Scopo del Convegno sarà quello di tracciare un percorso storico, filosofico, giuridico, medico e politico per comprendere i processi di una società che deve continuare a progredire nell’acquisizione dei diritti fondamentali dell’essere umano, con uguale considerazione della tutela dei cittadini e della cura dei malati.
La riflessione, grazie anche alla partecipazione di alcune rappresentanze delle Istituzioni, sarà ampliata alle future prospettive sanitarie, sociali, politiche e culturali che seguiranno la chiusura degli OPG.

Intervengono:

-ANDREAS IACARELLA, APS “Carminella”

Oltre l’eterno ritorno: la via nuova della creatività

-FABIO DELLA PERGOLA, saggista, socio aggregato alla AISG (Ass. Italiana per gli Studi sul Giudaismo)

Alle radici della colpa originaria

-MARIA ROSARIA BIANCHI, psichiatra psicoterapeuta

Hominum causa omne ius constitutum est. Riflessioni storiche tra diritto e psichiatria

-ANTONELLA MASSARO, ricercatrice confermata di Diritto Penale, Università degli Studi Roma Tre

L’eterna dialettica tra “cura” e “custodia” nel processo di “definitivo superamento” degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

-FRANCESCO CASCINI, magistrato, vice capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia

Imputabilità e misure di sicurezza, oltre gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

-CELESTE COSTANTINO, deputata Sinistra Ecologia e Libertà

Dalla pena alla cura. Quale futuro per le Rems

-PAOLO DE PASQUALI, medico psichiatra, docente di Psicopatologia forense, Università degli Studi di Firenze

Pericolosità sociale, REMS, assistenza territoriale del folle-reo. Lo stato dell’arte in Calabria

-ALESSANDRO ROIATI, ricercatore confermato di Diritto Penale, Università degli Studi “Tor Vergata”

La posizione di garanzia del medico psichiatra

-MARTA BONAFONI, consigliera Regione Lazio, membro Commissione Politiche sociali e salute

Le Rems e l’impegno della Regione Lazio per il superamento degli OPG