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Il question time mio e di Erasmo Palazzotto al Ministro Delrio sul Ponte sullo Stretto

Question Time alla Camera di Sinistra Italiana su ponte sullo stretto con Celeste Costantino e Erasmo Palazzotto. Delrio semplicemente non risponde. Non dice la cifra delle penali (ma illustra metodo calcolo approvato da avvocatura dello stato, e siamo nell’ordine di centinaia e centinaia di milioni di euro a tenersi cauti) e non dice se sono previsti fondi in finanziaria. Poi parla di altro e di una rete infrastrutturale in Sicilia e Calabria che vive solo nei suoi sogni. Intanto percorrere i 4000 km di rete statale in Sicilia resta una scommessa e per i 14mila km di reti provinciali l’unico intervento è quello delle transenne per le chiusure.

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Un elicottero atterra a Nicotera nella piazza centrale con due sposini. Che indagini intende avviare il Ministero dell’Interno?

elicottero

Interrogazione a risposta scritta 4-14289

COSTANTINO, RICCIATTI, DURANTI, CARLO GALLI, AIRAUDO, MELILLA, PANNARALE, NICCHI e PLACIDO

Al Ministro dell’interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
mercoledì 14 settembre 2016 a Nicotera, paese in provincia di Vibo Valentia, un elicottero con a bordo due sposi, è decollato dallo stadio della cittadina, e poi riatterrato nella centralissima Piazza Castello, in pieno centro abitato, bloccando il traffico per tre ore, in seguito al transennamento delle vie attigue;
nella piazza, ad attendere i novelli sposi, dopo il loro servizio fotografico di nozze, era presenti parenti e amici con macchine di grossa cilindrata;
i Carabinieri della compagnia di Tropea hanno dato il via alle prime indagini, segnalando il caso alla Procura di Vibo Valentia, dove il procuratore facente funzioni Michele Sirgiovanni ha aperto un fascicolo formale dove non figurano ancora i nomi di eventuali indagati;
il sindaco e la polizia municipale negano di aver dato l’autorizzazione all’atterraggio, ma il sindaco risulterebbe uno degli invitati al matrimonio;
a dirigere le operazioni da terra era presente l’elicotterista che, nell’agosto 2015, aveva condotto il velivolo che aveva sorvolato Roma per spargere fiori al passaggio del feretro del boss Casamonica. L’interessato aveva per questo motivo ricevuto una sospensione di 33 mesi dalle attività di volo dall’Enac;
in seguito alla segnalazione della procura di Vibo Valentia, la direzione distrettuale antimafia (Dda) ha aperto un fascicolo per «atti relativi»; le indagini saranno svolte dalla Dda, in cooperazione con la procura di Vibo Valentia, soprattutto per appurare l’eventuale presenza di rappresentanti istituzionali al momento dell’atterraggio. Oltre a questo, la procura dovrà chiarire in modo definitivo se sussistono eventuali parentele dello sposo con la famiglia della ’ndrangheta Mancuso, potente clan della zona;
il comune di Nicotera è stato sciolto per mafia due volte, nel 2005 e nel 2010 –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se intendano verificare, per quanto di competenza, se vi siano state delle falle nel dispositivo di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica relativamente al sorvolo dello spazio aereo e all’atterraggio in pieno centro cittadino. (4-14289)
Per monitorare la risposta on line: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/14289&ramo=CAMERA&leg=17
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Pubblicata la mia interrogazione sulle infiltrazioni di ‘ndrangheta e camorra in Molise

carabinieri

Interrogazione a risposta scritta 4-14245

COSTANTINO, FASSINA, FRATOIANNI, DURANTI,RICCIATTI,GALLI, D’ATTORRE, PIRAS, PANNARALE, MARCON, PLACIDO, PELLEGRINO,NICCHI

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’interno, al Ministro della difesa .

Per sapere – premesso che:
il 14 luglio 2016 i carabinieri del Ros di Caserta hanno sequestrato due milioni di euro di patrimonio a una fazione del clan Casalesi, tra i quali spiccano anche quote societarie di alcune attività di Rocchetta a Volturno e Sant’Agapito, in provincia di Isernia;
si tratta di quote di un’azienda nata nel 2010 e operante nell’ambito della ristorazione, azienda che aveva aperto alcuni locali nei due paesi isernini, per poi chiuderli recentemente;
il sequestro delle suddette quote societarie è scattato per la contestazione dei reati di associazione mafiosa e riciclaggio. Le indagini hanno infatti dimostrato che gli imprenditori che hanno investito nell’area isernina fossero fedelissimi di Giovanni Garofalo, luogotenente di Michele Zagaria a Casapesenna, Caserta;
a settembre del 2016, su iniziativa della direzione distrettuale antimafia de L’Aquila, sostenuta operativamente anche dalla procura nazionale antimafia, l’operazione «Isola Felice» (ampia indagine che ha coinvolto Molise, Abruzzo, Calabria, Sicilia, Lazio e Marche) ha colpito un’associazione di stampo mafioso dedita al traffico di armi e droga, all’estorsione e al riciclaggio, operante anche sul versante bassomolisano;
nel territorio termolese sono stati cinque gli arresti effettuati, con tre persone trasferite nel penitenziario di Larino di cui una residente proprio a Termoli e le altre due a Campomarino, ai domiciliari, invece, altri due soggetti, mentre per un terzo è stato definito l’obbligo di dimora. Nella città costiera sono stati posti i sigilli di sequestro a un bar-ristorante della zona sud e due società che lavorano nella ristorazione interdette al momento;
già nel 2011, in via Mazzini, zona centralissima della città di Termoli, venne ritrovata in un garage un’auto contenente un verso arsenale di armi da guerra, sempre appartenente alla clan ’ndranghetista Ferrazzo di Crotone. Dalle indagini è emerso un quadro allarmante rispetto alla diffusione di interessi della ’ndrangheta nel Molise, oltre che in Abruzzo;
il 1o settembre 2016 il comando della legione carabinieri del Molise è stato soppresso e accorpato alla legione carabinieri dell’Abruzzo con indubbi riflessi operativi per tutto il territorio regionale;
il consiglio regionale molisano, con l’approvazione della delibera n. 217 del 2016 in materia di infiltrazione della `ndrangheta e della camorra nel Basso Molise, «Mozione concernente la presenza sul territorio regionale dei collaboratori di giustizia e/o di condannati agli arresti domiciliari per reati gravi provenienti da altri territori», presentata dal consigliere Michele Petraroia, deliberava che: «[…] preso atto che il territorio regionale con sempre maggior frequenza viene individuato come sede di domicilio per collaboratori di giustizia dalla criminalità organizzata e/o per esponenti condannati al confino o a scontare gli arresti domiciliari, come nel caso recente dell’(…), di (…), moglie del (…), che seguono un lungo elenco di figure simili aperto, nel lontano passato, dall’(…), inviato nel Basso Molise;
tenuto conto della progressiva diminuzione degli operatori delle Forze dell’Ordine, della diversa organizzazione intervenuta nell’attività delle Stazioni dell’Arma dei Carabinieri e dell’imminente superamento del Corpo Forestale dello Stato; considerato che, a decorrere dal 1o settembre 2016, il Comando della Legione Carabinieri del Molise sarà soppresso ed accorpato alla Legione Carabinieri dell’Abruzzo con indubbi riflessi operativi e ricadute non positive per il territorio regionale», impegnava «il Presidente della Giunta regionale del Molise ed il Presidente del Consiglio regionale del Molise ad intervenire nei confronti della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero della difesa, del Ministero dell’interno, del Ministero della giustizia e della Delegazione Parlamentare del Molise: per sollecitare ogni utile potenziamento degli Organici delle Forze dell’Ordine presenti sul territorio regionale evitando tagli e/o riduzioni connesse con il superamento del Corpo Forestale dello Stato, per verificare la possibilità di limitare la presenza dei collaboratori di giustizia e/o di condannati agli arresti domiciliari per reati gravi provenienti da altri territori, per avanzare formale istanza sulla permanenza della Legione Carabinieri della Regione Molise evitandone la soppressione» –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intendano assumere per garantire sul fronte della logistica investigativa e operativa tutto il supporto necessario alle istituzioni molisane, anche attraverso il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine, compresa la ricostituzione del comando della legione carabinieri del Molise. (4-14245)

on line http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/14245&ramo=CAMERA&leg=17