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Venerdì 25 settembre, ore 18.30 inaugurazione villaggio #RestartdaSud alla Casa del jazz, con @lauraboldrini

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Venerdì 25 settembre inaugureremo il villaggio dell’antimafia e dei diritti alla Casa Del Jazz, bene confiscato alla banda della Magliana. Alle 18.30 consegneremo il premio #‎RestartAntimafia ad alcune personalità del mondo della cultura, della politica e del sociale che si sono distinte per aver contribuito al racconto delle mafie e aver fatto dell’antimafia un prerequisito del proprio lavoro: tra gli altri saranno premiati l’ex sindaco di Rosarno Giuseppe Lavorato, la presidente di “Casa Lorena, Casa di accoglienza per donne maltrattate” di Casal di Principe (CE) Lella Palladino, il regista Matteo Garrone; l’attore e regista Ninni Bruschetta.

Siamo felicissimi che a consegnare questi riconoscimenti sia la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini.

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Interrogazione parlamentare sulla morte di Paola: un’altra vittima della schiavitù e dello sfruttamento nelle campagne italiane. #FilieraSporca

Abbiamo appena depositato una interrogazione parlamentare sull’ennesima morte nelle campagne italiane, durante la raccolta dei prodotti ortofrutticoli. Si tratta del decesso di Paola, bracciante quarantanovenne di San Giorgio Jonico, in provincia di Taranto. Sepolta senza autopsia, archiviata come “morte naturale” sebbene fosse evidente che la morte fosse sopraggiunta sotto il sole cocente durante la acinellatura, uno dei lavori meno pagati in agricoltura.

Paola lavorava sui campi da 15 anni, con turni massacranti. È deceduta il 13 luglio scorso ad Andria, dieci giorni prima della morte di Mohamed, quarantasettenne sudanese ucciso da un malore a causa del caldo torrido nei campi di pomodori a Nardò.

Non si tratta di fatti di cronaca ma di morti per schiavitù e caporalato. Nell’anno dell’Expo è questa la realtà che ci circonda: molti dei prodotti che acquistiamo al supermercato provengono da una filiera sporca, fatta di sfruttamento nei campi e grandi guadagni per le multinazionali dell’agricoltura. Esistono degli strumenti – proposti da Terra! onlus​, Associazione daSud​ e terrelibere.org​ nel dossier #FilieraSporca. Il Governo accolga queste richieste e preveda subito nuovi strumenti di tracciabilità, la pubblicazione dell’elenco dei fornitori, l’adozione delle etichette narranti per tutti i prodotti e la responsabilità solidale delle aziende della filiera agroalimentare.

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Il ministro Martina ha ricevuto il rapporto #filierasporca

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Il ministro Maurizio Martina pronto ad intensificare ancor di più i suoi impegni dopo aver ricevuto il rapporto ‪#‎FilieraSporca‬, promosso da Terra! onlus, Associazione daSud e terrelibere.org.

Tracciabilità dei fornitori, etichetta narrante per scelte consapevoli dei consumatori e responsabilità solidale delle aziende committenti. Questi i passi da fare per combattere lo sfruttamento in agricoltura.

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Mohamed, morto per raccogliere i pomodori che compriamo al supermercato #FilieraSporca

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Mohamed, 47 anni proveniente dal Sudan, è morto mentre raccoglieva i pomodori nelle campagna di Nardò. Lavorava in nero: 3,5 euro per ogni cassone di 3 quintali. Si è accasciato dopo 12 ore sotto il sole, a 42 gradi.

Non è un fatto di cronaca. È l’ennesima morte per schiavitù e caporalato. Nell’anno dell’ipocrita vetrina di Expo è questa la realtà del nostro Paese: molti dei prodotti che acquistiamo al supermercato provengono da una #filierasporca, fatta di sfruttamento nei campi e grandi guadagni per le multinazionali dell’agricoltura. Esistono degli strumenti – proposti da Terra! onlus​, Associazione daSud​ e terrelibere.org​ – per contrastare la schiavitù nei campi, il ministro Maurizio Martina​ è pronto a discuterli?