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Migranti, a Tiburtina una situazione insostenibile. La prefettura monterà una struttura di prima accoglienza, ma serve al più presto l’aiuto del Governo

Stamattina ci siamo recati a Tiburtina per verificare le condizioni in cui vivono i migranti e i profughi e per portare beni di prima necessita’ raccolti da varie associazioni del quartiere romano con il contributo del circolo locale di Sel. Abbiamo trovato una situazione insostenibile e per questo abbiamo chiesto un incontro al prefetto Gabrielli, che prontamente ci ha incontrati.

Io, il capogruppo al Comune Gianluca Peciola e Cecilia D’Elia della segreteria nazionale ci siamo recati dal Prefetto di Roma Franco Gabrielli. Al Prefetto abbiamo rappresentato l’urgenza di trovare una soluzione ad una situazione molto pesante e non degna di un paese civile e la necessita’ di un maggiore coordinamento tra gli enti locali. Il prefetto ci ha comunicato che oggi verra’ montata una struttura a Tiburtina per accogliere circa 150 persone. Una prima risposta chiaramente insufficiente nei numeri ma che puo’ dare un minimo di sollievo almeno a donne, bambini e a quelli piu’ provati dal viaggio. E’ necessario un maggiore aiuto dal governo nazionale per risolvere una situazione che gia’ da tempo si sapeva si sarebbe verificata.

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Elezioni regionali, premiati i progetti che guardano al futuro. È il momento di una scelta radicale

Dove abbiamo provato a costruire un progetto politico che guarda al futuro, il risultato ci premia: Liguria e Toscana. A differenza invece della Campania e delle Marche dove, già a partire da queste elezioni, non siamo riusciti a costruire le basi di una sinistra più larga. Male nelle regioni in cui siamo in coalizione con il Pd (Veneto e Umbria) tranne chiaramente in Puglia dove ha resistito dentro tante difficoltà il lavoro straordinario di Nichi Vendola.

Bisognerà discutere e riflettere su ogni singolo dato ma nell’immediato voglio fare i ringraziamenti ai compagni che si sono spesi per questa difficile campagna elettorale.

Personalmente dopo i risultati complessivi di tutte le forze politiche (Lega e M5S), lo spaventoso dato dell’astensionismo e i commenti che ho ascoltato stanotte da parte di molti esponenti del Pd vorrei che ci decidessimo a fare scelte radicali.

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La vera buona scuola è un’altra cosa. Ad Imperia il 28 maggio, ore 16,30

Giovedi 28 maggio ore 16,30
in Piazzetta dell’Olmo (vicino via dell’Ospedale) a Imperia Oneglia.

Incontro pubblico sul tema:
no al DDL di Renzi sulla scuola
“LA VERA BUONA SCUOLA E’ UN’ALTRA COSA”

Interverranno:
On. Celeste Costantino deputato di SEL e oppositrice alla Camera sul DDL buona scuola
Carla Nattero docente e capolista ad Imperia di Rete a sinistra per le elezioni Regionali in Liguria
Andrea Ranieri esperto di politiche scolastiche

Introdurranno l’incontro
Alixia Patri segretaria FLC CGIL Imperia
Marco Novaro Mascarello FLC CGIL Imperia

LUCA PASTORINO PRESIDENTE

28-maggio

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La Buona scuola è un punto di non ritorno. Facciamoci sentire contro questa riforma sbagliata

renzi_spiega_buona_scuolaLa comunicazione è importante, altroché! Il potere lo sa e per questo ci mette la faccia. Un bel contratto con gli italiani su una scrivania televisiva o dei gessetti su un’antica lavagna da mandare sul web. Gli strumenti di propaganda possono essere i più diversi e sofisticati, ma non sempre fortunatamente risultano efficaci. E sulla scuola Renzi non è riuscito a convincere nessuno.

Non sono in grado di fare la classifica dei provvedimenti più gravi che ha varato questo Governo. L’elenco è davvero lungo, ma quello che hanno definito la “Buona scuola” rappresenta davvero il punto di non ritorno.

La scuola è stata sempre l’istituzione fondamentale per il futuro del Paese. Anche per questo storicamente l’istruzione per la sinistra è stata il centro del proprio agire politico. Oggi il Partito della nazione si appresta ad asfaltare anche questa idea e questa istituzione.

La mia generazione, ingenuamente, credeva che avrebbe potuto insegnare le proprie passioni grazie al frutto dei propri studi universitari: filosofia, storia, arte, matematica… Oggi ricevo mail e telefonate disperate: di chi da qualche tempo aveva iniziato a fare qualche supplenza e sa che non lavorerà più, di chi era riuscito a non lasciare il sud e che, arrivato a 40 anni, se vuole lavorare deve abbandonare tutto quello che ha costruito, di chi guarda con orrore alla possibilità che un dirigente scolastico possa decidere il suo destino.

Domani inizierà la discussione in Parlamento. Noi daremo il massimo come sempre, ma abbiamo bisogno anche di voi. Fatevi sentire: questa battaglia non possiamo perderla.