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Renzi assegni la delega alle Pari Opportunità e sblocchi i fondi per i centri antiviolenza

Serve una tragedia come quella di Motta Visconti, purtroppo, per riportare alla ribalta il tema del femminicidio e della violenza di genere. Un tema che colpevolmente il Governo ha affrontato come un’emergenza da affrontare con una ottica esclusivamente securitaria e non come un fenomeno strutturale della nostra società.
Il tanto strombazzato “Piano di azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, che ad oggi dovrebbe prevedere un finanziamento di circa 18 milioni per i centri antiviolenza, l’assistenza e la prevenzione è fermo da circa 8 mesi per un cavillo burocratico, prosegue la deputata di Sel. Un ritardo colpevole del Governo: serve la firma del ministro per le Pari Opportunità, ma la delega attualmente non è stata ancora assegnata dal premier Matteo Renzi.
Tre femminicidi in meno di una giornata: i dati sono lì a sottolineare come il numero di donne uccise dalla violenza maschile sia molto simile a quelli degli anni scorsi, quelli appunto definiti “emergenza”. Dal 1° agosto la Convenzione di Istanbul, votata all’unanimità dal Parlamento, sarà finalmente legge, ma serve programmare ciò che la ratifica di quella convenzione stabilisce, a partire dagli strumenti di prevenzione come l’introduzione dell’educazione sentimentale nelle scuole e il finanziamento alla rete dei centri antiviolenza su tutto il territorio nazionale.
Renzi si contraddistingue per la velocità delle sue azioni? Allora assegni subito la delega alle Pari opportunità e sblocchi immediatamente i fondi per il Piano contro la violenza di genere.Striscione-I-CENTRI-ANTIVIOLENZA